Marco Simoni: PERSEVERANCE

Marco Simoni: PERSEVERANCE

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Marco Simoni

PERSEVERANCE

IMAGINARY MUSICAL REPORTS FROM MARS

con Marco Simoni, Lorenzo e Edoardo Cimino

 

Perseverance è il nome del rover spaziale lanciato su Marte dalla NASA e giunto sul pianeta rosso il 18 febbraio 2021. La NASA ha poi reso pubblici alcuni “suoni” campionati dalla sonda durante la sua missione.

Il CD “Perseverance” di Marco Simoni nasce dalla costruzione di quattro pezzi di respiro piuttosto ampio, proprio a partire da acluni di questi suoni campionati, e alla successiva integrazione delle componenti strumentali ed elettronicha, comprendono anche con una certa componente improvvisativa degli esecutori: Lorenzo e Edoardo Cimino rispettivamente alla tromba e alla chitarra elettrica, lo stesso Marco Simoni al pianoforte e all’elettronica.

 


Postcard for Mr Holst

Si tratta di un omaggio (lievemente ironico) a Gustav Holst, dove vengono ripresi sia un breve frammento melodico del brano “Mars”
della celebre suite “The planets” sia una figurazione ritmica che però, in questo caso, si basa sulla regolarizzazione ritmica del rumore della sonda. Altri rumori campionati dalla sonda appaiono nel corso del brano, come a mostrare a Holst, da un’ipotetica cartolina musicale, che ciò che sta osservando la sonda è differente da quanto immaginato poeticamente da lui.

 

Serenata per un pianeta rosso

Con un chiaro riferimento al brano di Maderna del 1969 “Serenata per un satellite”, è il brano, dei quattro, che ha maggiore contenuto improvvisativo per gli esecutori, per i quali ho scritto gli interventi che devono eseguire alternativamente, ma con ampio margine di libertà. A differenza del pezzo di Maderna, però, la durata in questo caso è fissa perché è determinata dalla sezione elettronica che comprende, oltre all’utilizzo di pads campionati, alcuni suoni della sonda.

 

Fly me to Mars

In questo brano c’è la ripresa esplicita del giro armonico del famoso brano cantato da Frank Sinatra “Fly me to the moon”.
In questo caso l’incipit ritmico non viene dalla batteria ma dalla “regolarizzazione” ritmica di un fastidioso rumore della sonda.
Ai chorus degli strumentisti si affiancano e si sovrappongono, ancora una volta, i “suoni” del pianeta rosso.

 

Non chi comincia, ma quel che persevera

L’utilizzo di questo titolo, che rappresenta anche il motto della nave Vespucci, in questo caso riprende il nome del rover marziano.
E’ un brano tutto in crescendo, dove a partire dai rumori del pianeta, in dinamica più che pianissimo, vengono via via sovrapposti frammenti tematici che pian piano crescono in dinamica, in estensione e in densità ritmica, fino al finale.

 

Marco Simoni