Sara Tajik

Sara Tajik (1997) nata a Bagno a Ripoli e cresciuta a Tehran (Iran), ha studiato Composizione con Andrea Portera presso la Scuola di musica di Fiesole.
Ha intrapreso una ricerca artistica basata sul dialogo tra i linguaggi della musica tradizionale persiana, sua cultura di origine, e della sperimentazione sonora occidentale più recente.
Tra le numerose esecuzioni pubbliche di sue composizioni ricordiamo: il Quartetto d’archi n. 1 eseguito dal Quartetto di Fiesole presso la chiesa di Santo Stefano a Ponte a Firenze nel 2017; la partecipazione presso un evento di improvvisazione e live painting a Tehran, frutto di una collaborazione con gli artisti dello spazio artistico Mohsen gallery nel 2018.
Nel 2017 è tra i vincitori del Concorso Veretti, con il brano Masjed Nasir ol Molk per pianoforte preparato e clarinetto.
Il suddetto pezzo si presenta come prima testimonianza di un’esplorazione lungo le radici persiane dell’artista e le ultime ramificazioni inglobate dalle esperienze più eloquenti della musica contemporanea. Un percorso tuttora aperto e fertile, in grado di espandere i confini della creazione musicale verso orizzonti ancora inesplorati.
Nel 2018 è vincitrice del primo premio nel Concorso Veretti, con il brano La morte e la fanciulla per duo di tromboni.
Nel 2019 è vincitrice del primo premio nel Concorso Veretti, con il brano Salai per baritono e decimino di sassofoni. Presso lo stesso concorso ottiene dal ContempoArtEnsemble la commissione di un propria composizione presso il festival PlayOut, Plage noir per duo di clarinetti, eseguito presso la Pinacoteca civica di Como il 3 dicembre 2022 e presso lo Spazio Lambrate di Milano il 20 marzo 2023.
Nel 2021 è vincitrice del primo premio nel Concorso Veretti, con il brano Miserere mei per tenore, baritono, violoncello  Miserere mei per tenore, baritono, di violoncello e chitarra, eseguito in diretta streaming presso la Scuola di musica di Fiesole nel 2021; chitarra, eseguito in diretta streaming presso la Scuola di musica di Fiesole.
Ad oggi vive con serenità e intraprendenza il suo percorso artistico, caratterizzato dall’inesauribile connubio tra musica concreta e musica di tradizione, istanze individuali e conoscenze collettive, apposizioni del futuro e assenze di tempo.